Ieri sera per la prima volta dopo tanto tempo ho davvero guardato
quel bambino. L’ ho osservato nella sua immobilità, nelle sue braccia aperte da
sempre, nei suoi occhi fissi. Taceva, ma tutto intorno parlava per lui: la mia
voce, le nostre voci, cantando compivano l’annuncio dei profeti, ognuno di noi si
è presentato davanti alla grotta, pastore di se stesso, spogliato di tutte le
sue convinzioni. Tutte le luci hanno allora brillato più nitide e forti, rese
potenti da loro essere nient’altro che tanti gioiosi annunci di un unico
evento.
Quel bambino è il destino che ci viene a prendere proprio quando
si inizia a non crederci più, è l'emozione che guida quando la ragione comincia
a vacillare, è la semplicità che irrompe nella difficoltà della vita
quotidiana, è la forza della verità che rende liberi, il mistero che ci rende
meno uomini. Buon Natale!
Irene
Torni Signore, torni nel cuore col tuo silenzio denso di te. E come i pastori un tempo ora noi ti adoriamo, e i nostri doni sono ciò che siamo noi. Eri la luce, venivi nel mondo, venivi tra i tuoi e i tuoi però loro non ti hanno accolto. Ma noi ti invochiamo: vieni! Ma noi ti vogliamo accanto, la nostra casa è tua, t'accoglieremo noi. E Tu che ritorni, tu che rinasci dove c'è amore e carità qui sei presente. Tu per davvero vieni, tu per davvero nasci, noi siamo uniti nel tuo nome e tu sei qui.
Vieni nasci ancora dentro l'anima,
vieni nasci sempre,
nasci in mezzo a noi.
Per le strade luci,
feste e musiche,
ma Betlemme è qui! (Daniele Ricci)
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